lunedì 20 maggio 2013

Bioenergetica e meditazione in monastero

Nei tre giorni dal 10 al 12 maggio ho accompagnato un piccolo gruppo di coraggiosi in un'esperienza davvero particolare: un workshop composto da classi di bioenergetica, condivisione di gruppo, pratica meditativa e semplice silenzio, all'interno di un monastero di clausura ad Arco (TN) che ci ha offerto uno spazio di ospitalità.

Per i partecipanti è stata un'esperienza di stacco dal tran tran della vita quotidiana per calarsi in uno spazio-tempo che stimolasse un contatto con sé stessi, una riflessione non cervellotica (possibilmente utile a vivere bene) e un relax vigile di cui molti di noi sentono la mancanza nella propria vita.

Per me anche è stato un weekend molto speciale: con il 2013 sono vent'anni che frequento quel monastero abbastanza regolarmente per trovare momenti di calma e riflessione in solitudine; ed è stata la prima volta che ho accompagnato altre persone nella ricerca della medesima esperienza.

E' sempre più difficile, nelle attuali condizioni di vita che produciamo per noi stessi, incontrare un vero silenzio: le nostre città sono congestionate dal traffico, le nostre sere ipnotizzate da programmi televisivi, il nostro svago spesso ha la funzione di stordirci anziché rivitalizzarci, quando non diventa anche quello l'ennesima abitudine.
Così come i nostri piedi, costretti dentro scarpe a camminare su pavimenti rigorosamente piatti, hanno dimenticato il contatto diretto con la terra che ne risveglia la naturale intelligenza, anche la nostra mente tende ad addormentarsi sui binari dell'abitudine dimenticando la propria naturale chiarezza. Perfino quando questi binari ci portano a vivere esperienze poco adatte a noi, poco vitali, poco in linea con le nostre aspirazioni profonde, troppo spesso accade che ci conformiamo a quei binari fino a deformarci. Diventiamo ciò che facciamo.

Abbiamo bisogno di uscire dai nostri soliti modi di essere e di fare per poterci guardare temporaneamente da una prospettiva totalmente diversa, come un marziano che osserva "questi curiosi terrestri", e risvegliarci a ciò che siamo sotto le nostre abitudini.

Le foto qui sotto che ci riprendono al lavoro possono intitolarsi "lampi di risveglio" e sono state prese durante una classe di bioenergetica in uno dei giardini del monastero.